Mamma India, perfetta nella sua imperfezione, con le sue contraddizioni, i suoi eccessi e le sue mancanze, o si ama o si odia. Conosco diversi che dopo un primo viaggio hanno detto 'mai più', altri che senza neppure venire a vedere di persona hanno deciso che per un motivo o l'altro non fa per loro. Diciamo che le mancanze, rapportate al nostro modo di vivere in occidente, sono tante, ma ampiamente compensate da altre cose che in occidente abbiamo perso o forse non sono mai esistite. Avvicinando gli indiani a livello personale ti ricevono come un amico, condividendo tutto quello che hanno e aprendoti le loro case, come in Sardegna. Incontrandoli da turista spesso ti vedono come un portafogli con le gambe e cercano di venderti l'impossibile in maniera abbastanza insistente. Grandi negoziatori, alla fine la spuntano sempre e ti ritrovi con una quantità di parei e pochettes di cui proprio non avevi bisogno. Se sei in difficoltà però, amico o turista, si fanno in quattro per aiutarti e spesso se non hai i soldi per pagare ti dicono 'non importa, me li darai domani' anche se sei un perfetto sconosciuto.
Qualche giorno fa durante un acquazzone tropicale verso le nove di sera, dal mio letto sentivo degli scoppi di fuochi d'artificio e dalle tende tirate vedevo dei lampi. Affacciandomi sul ballatoio ho visto che alcuni fili elettrici davanti alla mia stanza, mossi dal vento ogni tanto facevano contatto causando le esplosioni che mi tenevano sveglia. Sono corsa giù in piagiama a cercare Bijoy, il manager del Peacock Hotel, che è accorso e mi ha assicurato che avrebbe fatto subito intervenire il tecnico. Un'ora dopo le esplosioni continuavano a intervalli di venti minuti o poco meno, una bella seccatura per chi deve alzarsi alle 4,30 la mattina dopo! Mi sono messa i tappi nelle orecchie, girata dall'altra parte e mi sono addormentata. L'intervento del tecnico ha avuto tempi indiani -non si è presentato prima della mattina successiva, con calma - ma uscendo dalla stanza alle 5 del mattino ho visto che Bijoy dormiva sul pianerottolo per tenere d'occhio la situazione.
Il concetto di pulizia è molto diverso dal nostro - ho passato i primi tre giorni a rimuovere dal pavimento chiaro della mia stanza i capelli del o dei precedenti occupanti - La doccia non ha piatto doccia nè tenda o parteti per cui ogni volta che la si usa si allaga il bagno e una volta finito bisogna dirigere l'acqua nello scolo con uno scaccia acqua che si usa anche per fare le pulizie. Nei posti si entra scalzi, anche nei negozi, le scarpe si lasciano fuori dalla porta o nel nostro caso proprio nel cortile dall'albergo. Questo vuol dire che bisogna lavarsi i piedi in continuazione a meno di non creare un pantano di fango ovunque. Un paio di volte ho avuto il bagno infestato da formiconi rossi che entravano dalle prese d'aria. Niente di sconvolgente per chi viene dalla Sardegna e ogni anno al mare è abituato alla lotta alle formiche, ma ho dovuto chiamare Bijoy, erano troppe per eliminarle una per volta. Colpa mia che avevo lasciato una buccia di banana nel cestino dei rifiuti, mai portare cibo in camera, c'è un motivo.
Gli animali serenamente convivono con le persone senza darsi fastidio a vicenda. I cani randagi sono ben nutriti e vanno dove gli pare, spesso si addormentano sotto i lettini in spiaggia in cerca di un po' di fresco e nessuno li caccia. Gli uccelli sono ovunque, gli scoiattoli pure... e anche i topi. Pochi giorni fa con Manu e Denise, mentre chiacchieravamo davanti a un cappuccino al cardamomo sedute sulla terrazza del Beatles cafè abbiamo visto un ratto che pascolava sotto i tavoli poco distanti da noi. Non ci siamo scomposte e il ratto se ne è andato per i fatti suoi. Le zanzare sono fastidiose, peggio che a casa, piccole e silenziose, ogni tanto le vedi ma raramente riesci ad acchiapparle e siamo tutti pieni di pizzichi. Ogni tanto per strada si incrocia qualche mucca e qualche capra che vanno per i fatti loro chissà dove.
Amma India ti avvolge in un abbraccio che sa di spezie e rifiuti bruciati a bordo strada, nutre il tuo corpo con thali serviti su foglie di banano e il tuo spirito con tramonti rosati, però sul più bello ti toglie la corrente e perdi quello che avevi scritto sul blog! E' un universo a sè, con regole non scritte che in qualche modo funzionano, basta imparare il codice, adeguarsi e tutto scorre liscio. Ha diverse mancanze, ma un modo tutto suo di farsele perdonare che, personalemente, me la fa amare ancora di più.
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I fili elettrici dei fuochi d'artificio |
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Peacock Hotel for the bold and the beautiful |
2 commenti:
Che belle descrizioni.
Ti aspettiamo
Grazie Brabara! Ci vediamo lunedì in shala!
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