venerdì 29 febbraio 2008
The Bush
Ce l'avevano detto tutti: “Non perdete tempo con Canberra perchè non ne vale la pena.” Gli australiani la odiano, una città artificiale, creata apposta per mettere fine alla disputa tra Sydney e Melbourne che tutte e due rivendicavano il diritto a diventare capitale. Dopo averne sentito parlare così male dovevamo per forza andare a conoscere di persona questo abominio. Lasciata Sydney alle spalle, dopo trecento km di Hume Highway siamo arrivati a Canberra e, boy, avevano ragione! La realtà della capitale fantasma ne ha sorpassato persino la fama. Un posto senza nessun carattere, nessuna atmosfera, una griglia di strade ad angolo retto con un lago artificiale nel mezzo che tenta senza riuscirci di interrompere la monotonia del paesaggio piatto e deserto. La cosa che più ci ha colpiti è stata la mancanza di gente in giro e l' espressione annoiata di quei pochi che si vedevano per strada, una noia cronica. Alla fine del secondo giorno ci siamo accorti di non aver ancora capito quale fosse il centro, o se ce ne fosse uno. Dopo esserci messi d'impegno abbiamo scoperto un'area pedonale intorno a Bunda Street dove la Domenica pomeriggio tutto era comunque chiuso. Ci ha ricordato Stoccarda di dieci anni fa quando dopo le 4 del Sabato pomeriggio tutto si fermava fino al Lunedì mattina.
Un giorno e mezzo è bastato. Ci siamo rimessi in macchina e dopo altri 200 km abbiamo raggiunto Thredbo, una località scistica ai piedi del monte Kosciuszko, la cima più alta dell'Australia (appena 2200mt). Bella la seggiovia e la passeggiata fino quasi alla vetta, il paese piacevole, ma prezzi assurdi, anche fuori stagione.
Altri 280 km tra strade di montagna e superstrada ci hanno portati a Rutherglen, nello stato di Victoria e venti gradi più al caldo, nel cuore della wine region. E' un paese tranquillo, in cui da cinque o sei generazioni la vita gira intorno all'arte raffinata di creare del buon vino. La strada principale è piena di cafes e negozi interessanti dove in contrasto con l'aspetto campagnolo si respira un'aria di cultura. Abbiamo visitato tre cantine e assaggiato diversi prodotti, un tipo di turismo che ogni fine settimana attrae gente da tutto lo stato. Trecento km di Hume Highway più tardi, carichi di bottiglie eppure sempre miracolosamente sobri abbiamo infine raggiunto Melbourne.
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3 commenti:
Com'è la situazione alcool alla guida, in Australia?!!
Bene, vedo che avete macinato un bel po' di chilometri?!
Eccomi rientrato pronto per assaggiare del buon vino! Carpite i segreti che l'estate prossima dobbiamo vendemmiare! Un saluto (hic!) analcolico.
Carpito sicuramente un bel po' di vino, segreti pochini... conta anche noi per venire a pestare l'uva!!
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