Il Road Trip e' uno di quei viaggi lunghissimi in macchina possibli solo in posti come l'Australia o l'America dove pochi villaggi punteggiano il niente attraversato dalla strada. La strada diventa piu' importante dei posti che collega, l'unica ancora che permette di non perdersi nel niente anche se a volte per 200km non incontri anima viva. Mi viene sempre difficile riassumere e descrivere un giro come quello che abbiamo appena finito in modo tale che non sia un semplice elenco di posti. Questa volta l'impresa e' ancora piu' ardua visto che la strada ci ha portati a Fraser Island e la tentazione e' quella di tralasciare il resto e arrivare subito a destinazione che e' l'opposta filosofia del road trip.
Ci siamo messi in macchina Domenica mattina, direzione nord sulla Bruce Highway, verso la Sunshine Coast. La prima fermata e' stata ad appena un'ora da Brisbane allo zoo di Steve Irwin, l'Australia Zoo dove per la prima volta abbiamo visto da vicino i salties, i coccodrilli di estuario. Il Croc Show nel Crocoseum e' stato particolarmente impressionante con i rangers che avvicinavano le bestiacce per dargli da mangiare, dimostrando quanto i salties siano veloci e pericolosi. Animali di 6 o 7 metri capaci di nuotare sott'acqua in acqua bassa, senza causare il minimo movimento in superficie salvo poi fare un salto in verticale di due metri per afferrare al volo la preda. Adesso capisco perche' sul Daintree River raccomandavano di non uscire dalla macchina durante la traversata del fiume!
Per la prima volta sono finalmente riuscita a vedere un wombat sveglio: li cercavo da quando sono arrivata in Australia ma li avevo sempre visti addormentati o spalmati sulla strada, adesso so che esistono anche in altre posizioni.
Lo zoo e' grande e super organizzato, (forse anche troppo, a volte sembra di essere a Disneyland), tutti gli animali australiani sono egregiamente rappresentati, i coccodrilli in testa con diversi shows che provocano sempre un brivido tra gli spettatori. Tutti e quattro pero' abbiamo trovato l'iconografia un po' inquietante. La presenza di Steve Irwin e' tangibile, quasi reale, con poster giganti sparsi dappertutto, una statua a grandezza naturale all'ingresso e persino registrazioni della sua voce nella presentazione del croc show. Qui e' venerato come un eroe nazionale nella lotta per la conservazione della fauna e di tutto il delicato ecosistema australiano. Dopo la sua scomparsa, la strada su cui si apre l'ingresso dello zoo e' stata rinominata "Steve Irwin Way".
Il giorno dopo, proseguendo verso nord dopo Beerwah, siamo saliti verso le montagne: The Glasshouse Mountains (un' altra invenzione di James Cook), di cui abbiamo visto poco a causa della pioggia che non ci ha pero' impedito una camminata nella rain forest fino alla cascata di Kondalilla alla base della quale si forma una piscina naturale circondata dalle rocce e dalla foresta in cui si puo' nuotare. Davanti alla cascata, la vegetazione si apre offrendo una vista spettacolare sulla valle sottostante. 2Km per arrivare alla cascata, 2 per tornare alla macchina, sotto la pioggia e con le ciabatte da spiaggia, per miracolo non siamo finiti coperti di sanguisughe come alcuni turisti tedeschi che abbiamo incontrato al ritorno.
Per asciugarci siamo andati a Maleney, un villaggio hippy sulle montagne, sulla cui strada principale si alternano negozi di medicina naturale, cristalli, pozioni magiche e cafes con menues di prodotti esclusivamente organici. Ci siamo fermati per qualche ora ad assaporare l'atmosfera rilassata e piacevolmente autentica in un'area comunque turistica, e a fare la spesa per prepararci alla tappa successiva: Fraser Island.
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1 commento:
Mmmm, attenzione alle pozioni magiche ...potrebbero essere più pericolose dei coccodrilli!!!
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