mercoledì 12 marzo 2008

The Reef, looking for Nemo

Era il motivo per venire fin quassu', una delle top 20 cose da fare in Oz, non potevamo farci scoraggiare da un paio di squali solitari e qualche medusa. Diversi operatori offrono gite sulla barriera cosi' abbiamo passato i primi due giorni a studiare brochures per trovare la formula giusta. Alla fine abbiamo scelto Passions of Paradise, vincitori di un Tourism Award nel 2004-05-06-07, c'era poco da sbagliare.
Partiti da Cairns alle 8 del mattino su un catamarano omologato per 80 persone, 40 passeggeri e 8 di equipaggio. Due ore di crociera con 15 nodi ci hanno portati a Michaelmas Cay, un atollo che e' uno dei punti piu' famosi per le immersioni. Tra i passeggeri, un gruppo di ragazzi irlandesi di cui uno che ha cominciato a vomitare appena fuori dal porto e non ha smeso fino al rientro. I turisti a Cairns sembrano dividersi in due gruppi, quelli interessati in vere esperienze estreme che portano a contatto con la natura e con i propri limiti, e quelli che vogliono estendere al limite la propria capacita' di resistenza all'alcool e mancanza di sonno. Chi cerca di combinare le due finisce male: certe quantita' di alcool sono ovviamente incompatibili con scuba diving, bungy jumping, white water rafting, jungle surfing e sky diving. Certe teste non ci arrivano.
Infilate le mute contro le meduse, quasi ancora prima di ancorare abbiamo perso Brendan che si e' unito al primo gruppo di immersioni. Dovevano essere in quattro, ma dopo dieci minuti due sono risaliti in superficie presi dal panico. Brendan e Diego, un ragazzo colombiano conosciuto durante la crociera, hanno avuto la guida in esclusiva che li ha portati in giro. Tra gli incontri una razza gigante e una tartaruga, niente squali anche se il secondo gruppo ne ha avvistato uno.
Io e le bambine siamo andate sul tender con il fondo trasparente per avere una prima panoramica di quello che poi avremmo visto da vicino. Abbiamo incontrato molti dei personagi che cercavamo: Dory, Squirt, Teacher the Ray, conchiglie giganti e coralli di tutti i colori, ma niente Nemo. Arrivate sulla spiaggia e ritrovato Brendan, insieme siamo andati in giro con maschera e boccaglio per esplorare i coralli intorno all'atollo. Bellisimi fondali, ancora coralli duri e morbidi, pesci tropicali di colori mai visti, razze, ma niente Nemo.
Nonostante la stanchezza, la corrente e l'idea poco invitante di rimettersi le mute bagnate, spinti dall'entusiasmo delle figlie, siamo ritornati in acqua anche il pomeriggio, dopotutto abbiamo una vita per scaldarci al sole, ma solo un giorno a Michaelmas Cay.
Sulla via del ritorno, davanti a un caffe' caldo con quei pochi che sono riusciti a non soccombere al mal di mare, (20 nodi e tempesta a un'ora dal porto), scambiando le foto della giornata, finalmente sono riuscita a trovare Nemo. Troppo tardi per le bambine che insieme a Brendan tentavano di tenere la nausea sotto controllo sdraiate sui sedili insieme ai 3/4 dei passeggeri. L'irlandese ubriaco dalla sera prima giaceva verde e ormai cadavere in un angolo a prua, mentre i ragazzi dell'equipaggio passavano in giro vassoi di crackers e formaggio che anche io, relativamente immune al mal di mare, ho declinato "Are you kidding me, mate?!"
Ritornati in porto alle sei di sera, molti avrebbero volentieri baciato terra. Noi non eravamo a quel punto, ma comunque contenti di essere sulla terraferma che ha continuato a ballare per il resto della giornata finche' non siamo andati a letto. La sera, davanti a un fish and chips al tavolo in giardino davanti alla nostra stanza, Nina e Sara commentavano che anche senza Nemo era stata una delle giornate piu' belle del viaggio.


















9 commenti:

Mamma ha detto...

una giornata meravigliosa.Bellissime le foto.Questa gita per me sarebbe valsa tutto il viaggio.Sono anche molto soddisfatta dei miei insegnamenti nel mare di Sardegna,che,modestamente,credo abbiano influito non poco sulla passione delle piccole per il mare.Bravi!!!

Mamma ha detto...

PS.Scusate l'ignoranza,ma chi era Nemo? Io conosco solo il Capitano.

Silvia ha detto...

CHE MERAVIGLIA !!!
saluto il coraggio, io sarei trapassata VARIE volte fra mal di mare e paura dei pesci...
le foto sono stupende e i soggetti ancora di piu' !
bacioni e alla prossima avventura.

Mr Smiss ha detto...

Mi fate troppo ridere!!! grazie per le foto, cosi' è un po' come se l'avessi fato anche io senza pericolo di squali e mal di mare!!

Luz ha detto...

Che meraviglia ragazzi!!!Uno splendore...una voglia di fare qualcosa di pazzo e avventuroso...!!Per l'ennesima volta bravi e per l'ennesima volta GRAZIE!!!!

Letizia ha detto...

@ mamma: Nemo e' il pesce pagliaccio, quello a righe arancioni, che e' il protagonista di Finding Nemo di Disney.

@ Silvia e Gio: quando sei in ballo si balla. Gli squali fanno meno paura da questa parte dello schermo.

@ Luz: come tutte le cose, quando ci sei in mezzo sembrano normali, tutto sta cominciare.

ivan ha detto...

Ecco, finalmente posso dire la mia...
Ora, veramente, vi invidio !!
Razze giganti sì, tartarughe una volta, squali mi mancano...

Concordo con la mamma, questa gita vale il viaggio...

Cin a Brendan e un bacio alle donne del gruppo!

Letizia ha detto...

@ Ivan: Yehi, BENTORNATO!! Cominciavo a chiedermi se ti avessimo perso! La prossima volta vai sul Reef anzi che a Monaco> Un po' lungo arrivarci, ma ne vale la pena. Fammi sapere se vuoi informazioni piu' dettagliate. Ricambio bacioni.

ivan ha detto...

Magari avessi il tempo e lo stato d'animo per affrontare un viaggio così lungo...

Per il momento mi accontento del vostro diario...

Ps: non mi avete mai perso, vi seguo come un'ombra (anche se detto così sembra inquietante)...