lunedì 10 marzo 2008

Cairns

Tre ore di volo a nord e da Sydney arriviamo a Cairns, sulla costa est e ancora ben lontani dalla punta estrema. L'Australia e' enorme: tra Perth e Brisbane c'e' la stessa distanza che tra Dublino e Mosca. Gli abitanti sono appena 20 milioni, tutti concentrati sulle coste. A Cairns siamo nel Queensland, a 50 Km dalla barriera corallina che da Bundaberg in su coteggia il continente per 2300Km fino alla Nuova Guinea.
Scesi dall'aereo ci ha accolto il caldo umido dei tropici, l'impressione e' quella di respirare sott'acqua. Il paesaggio e' cambiato radicalmente, canne da zucchero e foresta tropicale, fiumi di acqua fangosa e stagni pieni di coccodrilli hanno sostituito eucalyptus e terra rossa. La concentrazione di beasties per metro quadro e' aumentata drammaticamente: serpenti, cassowaries, coccodrilli, squali e pesci velenosi, sono tutti qui. Appena arrivati, siamo andati ad esplorare i dintorni e la prima tappa e' stata il lungomare. Anche se pieno di gente che corre, va sui rollerblades e bambini che giocano, nessuno, a proprio nessuno si avvicina all'acqua. Siamo in stinger season, la stagione delle meduse, tra cui box jellyfish dal veleno mortale. Lo sapevamo e la cosa non ci ha sorpresi, quello che non ci aspettavamo erano i cartelli che vietano la balneazione per i coccodrilli, con dall'altra parte del sentiero il parco giochi per i bambini! Per sfuggire al caldo, il parco di fronte alla spiaggia e' pieno di fontane e giochi d'acqua. Alla fine della passeggiata e' stata creata una laguna artificiale che prende l'acqua dal mare dopo averla filtrata a prova di beastie. Sabato, mentre nuotavamo nella laguna, abbiamo notato una grande agitazione tra i bagnini che tenevano la gente lontana da un angolo all'ombra delle palme. Mi sono avvicinata sperando di vedere almeno una medusa tanta era l'attivita', ma alla fine l'emergenza si e' rivelata solo una triglia dagli occhi scuri (vedi glossario), non proprio al livello di Bondi Rescue.
Cairns e' un posto strano, molti turisti a caccia di esperienze piu' o meno estreme e per la prima volta tanti aborigeni. Bianchi e Neri coesistono in spazi ristretti e paralleli che non vengono quasi mai a contatto. Castaway, l'ostello in cui abbiamo messo radici per i prossimi otto giorni, e' frequentato da europei, canadesi e americani, dall'altra parte del giardino, dietro alla staccionata, un altro posto equivalente a questo, ma con popolazione esclusivamente aborigena. Il centro della citta' e' vivace, pieno di musica e gente che si diverte, ma dopo le sette, quando il sole tramonta come una tenda che scende di colpo e oscura tutto, non e' un posto molto salutare, tornare a piedi neanche a pensarci. In generale l'atmosfera e' abbastanza lasciva, un po' dark.
Ieri abbiamo sopravvisuto una cainata nella foresta tropicale e il trenino della jungla da Kuranda a Cairns, domani ci aspetta la barriera corallina, stingers and sharks. Controlla queste pagine per vedere se la grande bugia australiana sia alla fine una filosofica verita': "Se non gli dai fastidio non ti fanno niente!"

5 commenti:

Mamma ha detto...

"se non gli dai fastidio non ti fanno niente" ???? Meglio non prenderla tropo sul serio!

Silvia ha detto...

Ciaoooooo
ieri ho visto un documentario particolare sull'australia, un esploratore che l'ha sorvolata da Adelaide a Darwin...
vi ho pensato e soprattutto ho ritrovato tanti elementi di cui ci raccontate, come la densità degli abitanti...les beasties.... !!!
Attenzione ragazzi, ha ragione la mamma !!!
baci

Letizia ha detto...

E invece siamo sopravvissuti anche alla Barriera Corallina, hanno ragione loro!! Tempo di raccogliere le idee e raccontero'.

Mr Smiss ha detto...

Foto! vogliamo vedere foto!!! Per quanto mi riguarda, fate tutte le esperienze che volete in Australia, cosi' sarete più relax in New Zeland! Ho sentito parlare d'idee tipo elastici e water rafting....ah, ah, ah...a me ...non cercatemi!!!!

Mamma ha detto...

mi sa che la figlia più piccola ha ragione!Tenetevi un pò di forze per il sud America che richiederà tutte le vostre energie residue.