giovedì 22 maggio 2008

Extreme Traveling



Accadono cose strane quando sei persone condividono uno spazio vitale ristretto come quello del camper per un numero di giorni. Per me una delle attrattive principali era proprio quella di giocare alla casa delle bambole, anche se il mio entusiasmo e' stato messo a dura prova ogni mattina quando io e Sara, appartenenti a quella fetta di umanita' sempre felice di svegliarsi alla luce di un nuovo giorno, ci siamo trovate a giocare con i tre orchi per i quali invece alzarsi dal letto e' una tortura giornaliera. Non ci restava che uscire a tappo e fare una doccia lunga il tempo necessario per Brendan e Giovanna di bere almeno due caffe' e per Nina di finire una scodella di cereali.
La prima doccia al campeggio di Blenheim e' stata forse quasi peggio del camper la mattina: acqua calda, ma pur sempre all'aperto con zero gradi di temperatura esterna. Per quanto provassi, non riuscivo a trovare un'imprecazione adatta, una formula che facesse da catalizzatore per il freddo che provavo. Ne' italiano ne' inglese venivano d'aiuto, nessuna sequenza di 'effing cold', 'freddo del c****', o combinazione delle due sembrava soddisfare l'esigenza. Finche' non mi sei venuto in mente tu Carlo (lo so che ci sei!), e le lezioni di sardo che nel corso degli anni hai generosamente dispensato a Brendan. Nel nostro idioma antico ho finalmente trovato quello che cercavo e ho cominciato a ridere da sola mentre nella mia testa la voce di Carlo snocciolava la frase perfetta per la circostanza cercando una mamma non proprio santa e sue componenti perse nell'infinito del mondo. Non so se fosse piu' preoccupante il fatto che ridessi da sola o che Carlo mi facesse compagnia sotto la doccia.
Dopo che Duncan ci ha lasciati, Brendan si e' trovato abbandonato in balia di quattro donne. Fin dal primo giorno lo scherzo preferito (cominciato da Duncan!), e' stato quello di salutarsi al grido di "Camp-er! Camp-er!!"= Piu' finocchio! Ma nonostante questo, mentre all'inizio Brendan si era categoricamente rifiutato di farsi vedere nel bagno degli uomini con la mia borsetta rosa di shampoo e bagnoschiuma, verso la fine dei cinque giorni non trovava la cosa piu' tanto strana. Forse rassicurato nella sua mascolinita' dal fatto che ogni volta che apra bocca con le donne locali provochi infallibilmente sorrisi ammiccanti e sfarfallamenti di ciglia "I LOOOOVE YOUR ACCENT!" tanto che ormai nessuno prova piu' a prenotare niente (soprattutto Duncan a cui invece fanno tariffe specialmente maggiorate per australiani!): "Fai la tua serenata irlandese e trovaci un posto per dormire." Funziona sempre.
Il gatto Smiss e' stato piu' volte accusato di aver appestato l'aria, ma ogni volta che veniva incolpato la risposta era sempre la stessa: "Toi meme!" Finche' a qualcuno non e' venuto in mente di chiedere a Sara, "Hai fatto una puzzetta?" "I did six!"... my little fair lady.
Con un carico di internet-addicts, trovare una connessione ogni sera era parte importante della nostra routine. Il piu' delle volte i campeggi supplivano il servizio, ma altre volte ci siamo trovati a navigare lentamente per le strade di qualche paesino innocente in cerca di una connessione aperta, l'ultima spiaggia per noi internet junkies che non esitiamo a ricorrere anche a questo espediente pur di avere la dose giornaliera. Con Brendan alla guida, io e Giovanna perlustravamo l'etere in cerca di un network. A volte ci voleva un po', ma alla fine l'annuncio arrivava sempre: "I'm in!", l'atmosfera da Mission Impossible ancora piu' accentuata da camper e beanie.
Avrebbe potuto finire in un bagno di sangue, invece ci siamo divertiti, ciascuno sorpreso di scoprire in se una tolleranza che non pensava di possedere. Come direbbero in Australia: "It's all good!"











Ascoltando: Babyshambles, There she goes


4 commenti:

Mr Smiss ha detto...

Tolleranza...??!! ah si?!!
I rimedi per affrontare situazioni che rischiano di essere difficili... sono vari, ognuno aveva il suo:
chi la nutella, chi l'i-pod, chi il pinot noire, chi la birretta, chi scrivere, chi internet, chi la doccia la mattina prima del caffè, chi il nintendo...! L'importante è che tutto cio' ha funzionato benissimo! Quand'è che ci facciamo l'Antartico??!!!

Unknown ha detto...

Una domanda inizia a farsi strada lentamente: quando arriverà la fine del viaggio non è che per inerzia continuerete a girare il mondo? A parte gli scherzi e a parte l'inquietante presenza di un fantasma Sardo nella doccia (e sappiamo tutti il perchè!! vero Carlo?) la cosa più sconvolgente è il fastidioso successo che ha quel diavolo di un irlandese: ma c'è qualcosa che gli riesce male?!?

Luz ha detto...

Ah il camper...spero che nelle situazioni peggiori tu ti sia ricordata di quell'estate in cui mio padre ha dovuto sopportare non 4 ma 5 donne, anzi Donne, nella loro più pura essenza (non voglio ricordare qui perchè ma tu lo sai)!!!Che meraviglia!!!Mi volete in Sud America?

Letizia ha detto...

@ Giangi: Brendan can charm the pants off anybody... not so good at remembering PIN numbers though! Per il resto 'chi vivra' vedra'.

@ Luz: se me lo ricordo, e come no?! Sceglieva i parcheggi apposta per me e tua sorella vicino alle moto: "Li ho ordinati apposta per voi, tutta una fioritura!" Tu eri ancora troppo piccola!
Certo che ti vogliamo in Sudamerica, dove e quando?