martedì 13 maggio 2008

Non è la fine ma il viaggio che conta



Sulla strada di casa abbiamo incontrato il treno! Il trenino che due domeniche al mese va da Waipara a Waikiri e ritorno. Alcuni tra noi, non facciamo nomi diciamo solo che sono gli stessi technonerds che più tardi hanno usato il GPS, hanno insistito per non perdersi la corsa. Il resto della banda li ha seguiti senza troppo entusiasmo cogliendo l'occasione per fare qualche foto: rocce e verde, se non fosse stato per le vigne e le montagne in lontananza ancora una volta avrei creduto di essere in Irlanda.



A Weka Pass siamo scesi per una sosta e un'opportunità fotografica che io ho perso visto che il suolo era coperto, ma proprio da non poter camminare, di cacca di pecora. E perchè una sarda sia arrivata a storcere il naso doveva essercene veramente tanta.



Arrivati alla stazione, ci dicono che nelle vicinanze c'erano delle pitture rupestri maori che valeva la pena vedere. "Ma non ce la fate a riprendere il treno per tornare, dovete aspettare quello del pomeriggio." Nessuno aveva fretta, così ci siamo incamminati nella direzione generale indicata dal capostazione. Presto abbiamo trovato un cartello che diceva 'Pitture Maori a 800mt'. Dopo più o meno il doppio, il sentiero è sparito ma un'altra freccia indicava su per una collina così che abbiamo cominciato a salire...



... e salire...


... fino alla cima.













Dopo la prima collina ancora niente segni di pitture rupestri ma altre frecce puntavano nella direzione della collina successiva così ne abbiamo scalato una seconda... e una terza. Col fiatone e sempre più perplessi siamo andati avanti, trovare i graffiti ("It better be bloody worth it!"), è diventata una questione di principio. Questo è ciò che ci aspettava alla fine della marcia:







Di fronte al display in qualche modo deludente mi è venuta in mente una massima adatta: Non è la meta ma il viaggio quello che conta. In questo caso era particolarmente vero.
Sulla via del ritorno Duncan ha sputato il ciuccio e si è rifiutato di risalire le tre colline dell'andata e nel mezzo del niente assoluto, circondati soltanto da pecore e cielo, ha tirato fuori il GPS per cercare un'alternativa. Alla fine abbiamo dovuto rimangiarci le prese in giro perchè, miracolo della tecnologia, il GPS ha davvero trovato una strada più breve e più facile anche se ci ha portati sulla strada statale per l'ultimo pezzo con le macchine che ci passavano affianco a tutta velocità. Tempo di un caffè per riprenderci e siamo risaliti sul trenino sani e salvi.

Boys and their toys

11 commenti:

Mr Smiss ha detto...

Ah!Sono proprio contenta che qualc'uno, in questa banda di globtotter, ammetta che non sono solo IO ad aver sputato il ciuccio!
Come potete vedere, capita a tutti! Anche agl'australiani!
E comunque, sempre dall'altra parte dello schermo, e del pianeta, posso assicurarvi che quelle colline, salivano, ma salivano, ma....salivano eh!!

Duncan ha detto...

Oi ! Devo dire che, per noi austaliani, 'Spit the Dummy' e' una cosa molto seria ... solo per uso in caso di emergenza.

Quello non era per niente un vero 'dummy spit', e' vi prometto que, se un giorno io devo fare uno davvero, poi you'll know it when you see it !!

Bloody big climb to see those silly scribblings though !

Letizia ha detto...

Are you spitting a virtual dummy now, Dunky-Wunky?

Unknown ha detto...

Bel racconto fotografico! Foto bellissime e coinvolgenti. Per la tecnologia.... mah, non so cosa sia!

Duncan ha detto...

Now why would I do that - Mrs Beanie :)

A real (or real-virtual) dummy spit would be way more spectacular !

Letizia ha detto...

Can't wait to see it then!

@ Giangi: scusa sei stato incastarto nel fuoco incrociato...
grazie per le foto, qualcuna e'mia, altre di Gio e qualcuna del dummy-spitter di cui sopra. Ci sono costate un bel po' di chilometri in salita!

Unknown ha detto...

A bracing walk, and no more than that! Keep your cucci in your faces, girls.

Duncan ha detto...

Careful mate, or you might be spending the night in the aforementioned doghouse !

Letizia ha detto...

Huuuh it sounds like that doghouse is maybe becoming already too small...

Mr Smiss ha detto...

Ma ragazzi, non preoccupatevi di fare la vostra doghouse troppo comoda e calda! In fondo, voi 2, siete stati felicissimi di esservi congelati sul fiume,remando, contro-corrente, con la tempesta di neve e il vento gelato che vi entrava dentro la pelle, bagnata! Quindi vi suggerisco, al contrario, di farvi una doghouse estrema...!! No??!!

Anonimo ha detto...

People should read this.