domenica 11 maggio 2008
Hanmer Springs
Sto cominciando a ripetermi ma, per ora la Nuova Zelanda sembra essere un jigsaw estremamente compatto di vari angoli d'Europa. Salvo poi guardarsi intorno e realizzare che qualcosa non quadra: gli spazi sono piu' ampi, il cielo piu' vasto e pulito, senza aerei che lo attraversano di continuo a interrompere la pace e bellezza del paesaggio, le persone in numero insignificante. Dalla Scandinavia, alla Bretagna e la Normandia, passando per l'Irlanda, basta spostarsi di pochi chilometri per cambiare completamente scenario. Ad Hanmer Springs sembra di essere in Svizzera.
Completata la regressione all'infanzia con le palle di neve, abbiamo ricominciato a comportarci da adulti (?!) e impiegato il resto del tempo in maniera un po' piu' costruttiva: 6km di passeggiata per boschi e colline con Sara che consultava la cartina (ci abbiamo messo un po'), fino alla cima di Conical Hill sovrastante il paese. La sera siamo tornati ad Hanmer Springs Thermal Reserve. Come funzionino le terme bisogna spiegarlo, perche' in Nuova Zelanda anche quelle toccano il limite dello sport estremo. Le piscine si trovano tutte all'aperto e sono piene di acqua termale piu' o meno carica di zolfo a temperature che vanno dai 20 ai 46 gradi. In quella piu' fredda si nuota, nelle altre ci si scongela visto che in questo periodo dell'anno la temperatura esterna scende fino allo zero. Una volta arrivati nell' acqua si sta bene, bisogna pero' prima sopravvivere il percorso dagli spogliatoi fino alla prima vasca, scalzi e in costume. Quando si esce, sempre scalzi e in costume, sempre a zero gradi, ma questa volta anche bagnati, per non congelarsi bisogna coprire il percorso da una vasca all'altra al massimo nel tempo necessario per esaurire la nuvola di vapore che emana dal proprio corpo. Fantasmi infreddoliti si aggirano per il giardino nella luce bassa delle lampade nascoste tra rocce e piante, fumi di vapore e zolfo si alzano dalle vasche creando una nebbia leggera, sembra di essere nei Campi Elisi.
Superata anche questa senza prendere neanche un raffreddore, due giorni, quindici vuoti di birra e quattro di Pinot Noir piu' tardi eravamo di nuovo a Christchurch.
"Following the leader wherever she may go..."
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4 commenti:
Vi posso assicurare che queste terme, si, c'era un po' di freddino quando passavi dall'una all'altra ma...erano geniali!!!peccato che mi abbiano lasciato in macchina....!
ti hanno chiusa in macchina cops????
Not the cops, solo il suo simpatico Smiss che se stava a casa era meglio! (Mais non que je rigole Smiss, t'inquiete pas!)
Oui, c'est ça....
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