venerdì 2 novembre 2007

Insegnando alle nostre figlie

Come genitori, uno degli aspetti più interessanti del viaggio è quello di dare alle nostre figlie un'esperienza indimenticabile. A quasi nove e quasi sette anni sono in una bellissima età dal punto di vista di un genitore, finiti i pannolini e le notti in bianco, sono bambine indipendenti che al momento offrono una piacevole compagnia. Sappiamo che non durerà a lungo e che gli ormoni cominceranno a circolare presto, che non saranno più tanto entusiaste di passare tanto tempo con noi, quindi ci godiamo la fase finchè dura.

Il viaggio sarà un'introduzione al pianeta Terra, una lezione di geografia dal vivo per mostrare loro diversi modi di vivere e cominciare ad apprezzare le diversità. Con i costi del carburante che aumentano di continuo crediamo che l'era dei viaggi a basso costo non durerà molto a lungo e probabilmente in altri dieci anni un viaggio del genere non sarà più possibile, almeno per noi.

Anche dal punto di vista della scuola sembra essere l'età ideale. Con Nina in third class e Sara in first, sono ancora ad un livello in cui possono saltare 6 mesi di scuola senza conseguenze per la loro istruzione. La scelta di partire a fine anno è stata fortemente influenzata dal fatto che così le bambine avranno completato il primo quadrimestre nelle rispettive classi e coperto gran parte del programma. Le maestre avranno già impostato il lavoro che poi noi genitori dovremo finire. I mesi in cui staremo fermi nello stesso posto in Oz e NZ saranno mesi di scuola in cui alcune ore al giorno verranno dedicate a studiare.

La scuola è stata di grande aiuto in tutto ciò, la preside ha dato entusiasticamente la sua approvazione e ci ha assicurato che la scuola farà di tutto per aiutare le bambine a reinserirsi nelle classi di appartenenza. Questo mese avremo un incontro con le maestre in cui ci spiegheranno esattamente che programma dovremo coprire. La preside ha anche insistito perchè le bambine rimangano in contatto con le classi via email per raccontare di quello che vedranno in 8 mesi lontane. Il loro Daddy tecnologico ha però portato la cosa ad un livello superiore e da subito dopo la partenza anche Nina e Sara cominceranno a scrivere sul loro blog!

Ovviamente scuola non è solo istruzione, l'essere a contatto con altri bambini è altrettanto importante per il loro sviluppo. Non sappiamo come reagiranno a otto mesi in prevalentemente nostra compagnia. Sicuramente avranno contatti con altri bambini, speriamo per esempio di metterle in una scuola a Brisbane per qualche giorno, ma dovranno abituarsi al distacco, a fare delle amicizie e dover lasciarsele indietro. Dall'esperienza di altri genitori che hanno intrapreso viaggi simili, alcuni adottando questo stile di vita per anni, vivendo in barca a vela e cambiando porto ogni pochi mesi, abbiamo sentito che i bambini che vivono questo tipo di esperienze imparano a scegliere meglio le proprie amicizie, ed è una capacità che acquisiscono per la vita. Una volta tornati ad una situazione stabile, con questa nuova abilità sono capaci di pensare con la propria testa molto più di altri che non si sono mai mossi, sono meno soggetti all'influenza del gruppo e più selettivi nello scegliere gli amici. Questa almeno è la teoria.

2 commenti:

laura ha detto...

ciao leti che bella cosa che state facendo
io vi seguirò in questo bel viaggio
e sono certa che le vostre figlie vi saranno grate per tutta la vita

se puoi sarebbe bello se nina provasse l' optimist nell' altro emisfero...
un bacio a tutti da parte mia

Letizia ha detto...

Forse hai ragione, ma credo che dovremo aspettare che abbiano 40 anni prima che ci ringrazino!