Negli ultimi giorni abbiamo cominciato a guardare gli alberghi in Cina. La scelta è enorme, per tutti i tipi di budget e i prezzi a Beijing e Shanghai sono in media più bassi di 1/3 rispetto all'Europa, a Chengdu oltre la metà. La base delle nostre ricerche sono state ancora una volta la Rough Guide e internet.
A Beijing abbiamo prenotato il Novhotel. Come prima tappa, appena arrivati e jetlagged abbiamo optato per una scelta non molto avventurosa: 3 stelle, vicino a Piazza Tiananmen e la Città Proibita. Servirà ad ambientarsi per i primi giorni anche se non sembra un posto molto speciale. Prenotare in compenso è stata una specie di avventura, visto che tutte le loro camere doppie offrono al massimo posto per un bambino e noi ne abbiamo due. Ci sono voluti almeno 6 emails per intendersi: in qualunque modo formulassimo la richiesta di una camera con un letto doppio e due singoli, la prima risposta era sempre"Si", salvo poi un convoluto giro di parole per dire no. Alla fine ci siamo messi d'accordo (credo!) e ottenuto quello che volevamo, ma probabilmente siamo stati maleducatissimi nel pretendere una risposta così diretta.
La seconda tappa cinese sarà Xi'an, per vedere i guerrieri di terracotta. Non abbiamo ancora prenotato niente, sappiamo solo che vogliamo stare dentro alle mura visto che la città vecchia merita di essere visitata.
La scoperta migliore è stata quella per la terza tappa, una guesthouse di Chengdu trovata tramite blog. Si chiama Sim's Cozy Guesthouse, gestita da Sim e Maki, una coppia giapponese-koreana. Dei posti in cui staremo questo è quello che ci incuriosisce di più visto che non sembra una semplice guesthouse, ma i proprietari organizzano anche corsi di cucina sichuanese, tornei di ping pong, e hanno anche una biblioteca a disposizione degli ospiti con centinaia di libri, inclusi "all kind of novels and lomance books"! Sembra il posto ideale per
abbandonarne qualcuno dei nostri e cominciare ad alleggerirci.
Di seguito, passeremo 3 giorni in crociera sullo sullo Yangtze da Chongqing a Ychang. Ancora una volta trovata su internet tramite un tour operator locale (Yatour).
Fino ad ora, contrariamente a quanto succede in altre parti del mondo, nessuna prenotazione ha richiesto nè deposito nè numero di carta di credito come garanzia. Sarà interessante scoprire se a causa di una maggiore fiducia dei cinesi nel genere umano o se ci sia sotto qualche trucco (tipo tariffe scontate prepagate...), tutto parte dell'esperienza.
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2 commenti:
Ciao!
ho letto per caso il tuo blog e mi sono incuriosita moltissimo!
complimenti per la scelta e, perchè no, per il coraggio che avete!
in bocca al lupo per tutto!
Grazie! Più che coraggio la chiamerei incoscienza, ma è solo questione di vocabolario. Grazie anche per essere stata la prima, dopo famiglia e amici, ad aver lasciato un commento!
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