mercoledì 23 aprile 2008

Bungy Jumping (or not), in Queenstown



Una localita' sciistica di montagna nel cuore delle Alpi Neozelandesi, oltre che fantasiche piste da sci e passeggiate, Queenstown e' la capitale mondiale degli sports estremi. Che sia lanciarsi da un ponte, aereo, schiantarsi sulle pareti di roccia delle gole dei fiumi di montagna mentre se ne risale il corso in motoscafo a tutta velocita' o si segue la corrente sulle zattere, qualunque sia il sapore preferito della morte sfiorata, Queenstown e' capace di offrirlo in intensita' diverse. Sulla strada principale diversi operatori fanno a gara per offrire il brivido piu' forte al prezzo piu' basso. Alcuni propongono "Awesome Foursome", combinazioni di bungy jumping, jet boating, helicopter ride e white water rafting, tutto nello stesso giorno e a prezzo scontato.
Qui ha messo su business AJ Hackett, l'inventore del bungy jumping, o almeno quello che da tradizione tribale polinesiana l'ha trasformato in sport. Nel 1987, dopo avre fatto tutte le ricerche ed esperimenti necessari, Mr Hackett si e' buttato dalla Torre Eiffel attaccato ad un elastico e dopo essere sopravvissuto e' stato subito arrestato. Oggi, offre bungy sites in tutto il mondo, di cui 3 a Queenstown. Il Kawarau suspension bridge, the Ledge Urban Jumping che permette di fare un tuffo sulla citta' e il Nevis Hiwire Jumping, il salto piu' alto del mondo: 134mt da una funivia sul monte Nevis a cui si accede solo in fuoristrada.
A Brendan non interessava, cosi' l'appuntamento era con Simon a Queenstown per lanciarci insieme dal ponte. Essendo uno dei pochi che conosco che ha gia' sopravvissuto l'esperienza ed era impaziente di riprovare, ho pensato che se avevo una possibilita' di portarla a termine era con lui. Chi segue tutti e due i blogs deve avre visto su While Stocks Last il poll per esprimere una prefernza sugli sports estremi visto che costano tutti una cifra e per non ripetere Uluru dobbiamo per forza scegliere. Io ho deciso di non mettere il gadget perche' credo che la decisione di buttarmi da un ponte sia solo mia e nessuno puo' dirmi cosa fare in materia!








La carovana sardo-irlandese e' arrivata puntuale all'appuntamento, ma Simon e Leah non si sono presentati causa vomiti ricorrenti di Caitlin che non riesce a sopportare piu' di 200km in macchina al giorno. Sono cosi'rimasti bloccati a nord di Christchurch da cui poi sono ripartiti oggi per Brisbane. Nel frattempo, un commento di DaveF mi ha fatto pensare: bungy jumping e sky diving sono esperienze solitarie, contrarie allo spirito di questo viaggio, meglio attivita' a cui possiamo partecipare tutti insieme come rafting o hot air ballooning.
Siamo andati al Kawarau bridge, ho osservato, ci ho pensato, ma alla fine non mi sono buttata. Simon mi ha chiamata la sera per sapere, "Did you jump? No? You wuss!" Ho visto tanti arrivare sul trampolino e tirarsi indietro all'ultimo momento, i piu' invece buttarsi e risalire poi le scale a piedi, carichi di adrenalina. Chi andava fino in fondo erano quelli che arrivavano in gruppo e si lanciavano a turno con una claque enorme a fare il tifo ma pronta a prenderli in giro se non si fossero buttati. Sembrava la spinta finale ma essenziale per fare quel passo nel vuoto assolutamente contro natura e a me mancava. Mi sono sentita sola e in quel momento le parole di DaveF hanno avuto particolarmente senso, cosi' ho deciso di risparmiare i 200NZ$ del bungy e metterli invece per il jet boating sul fiume Dart dove siamo andati tutti insieme e ci siamo divertiti da matti. Questa la mia scusa di oggi per essermi tirata indietro davanti ad un tuffo nel vuoto di 43mt, domani e' un altro giorno ;-)













8 commenti:

Mamma ha detto...

meno male che il buon senso ha prevalso!

Letizia ha detto...

Cara mamma,
il buonsenso e' una scala in discesa. Per molti, se avessimo un minimo di buonsenso, il budget del viaggio lo avremmo usato per fare la mansarda!

ivan ha detto...

Cari errabondi,
mi permetto di far osservare che mansarda e viaggio sono incommensurabili, e come alla mansarda potranno pensarci, in un futuro, anche le giovani pellegrine...
Per il resto, meglio il jet boating del volgare e inutile elastico!
Ps: qui gira voce che sia colpa di Brendan se il Poetto ha avuto necessità di un ripascimento...

Unknown ha detto...

Il buonsenso è quello che ci rende simili alle pietre: immobili. Meglio una sana vena di pazzia e di imprevedibilità che la noiosa ripetizione del giàvisto, del consueto, del normale intendere comune. Fuor di fesserie, credo che non fosse ancora il momento giusto: conoscendoti bene so che prima o poi lo farai :)

Mamma ha detto...

siete tutti molto radicali nei vostri giudizi.Per me buon senso,in questo caso,non è rischiare i soldi,che,si sa,vanno e vengono,ma rischiare molto di più.E vorrei vedere poi,al momento di buttarsi,come la pensereste! "magari ci penso domani" o "magari meglio farsi la borghesissima mansarda".Questo logicamente è il parere della nonna.

Letizia ha detto...

@ Ivan: meno male che qualcuno c'e' che la pensa come noi, grazie per il supporto! Colpa di Brendan per il poetto?! per il jet boating?!

@ Mamma: era solo un esempio per dire quanto il concetto di buonsenso sia relativo...

@ Giangi: vedo che mi leggi bene anche dall'altra parte dello schermo! C'e' sempre Auckland ;-)

Silvia ha detto...

Ciao alla famiglia allargata !
fermo restando che le mie paure non mi permetterebbero di fare un decimo di queste attività favolose, vi guardo con rispetto e ammirazione da questa parte dello schermo.
Mi sembra tutto cosi' gigantesco, questo confrontarsi alla natura potente e meravigliosa vi sta sicuramente arricchendo piu' di quanto noi possiamo immaginare o vivere per procurazione dalle nostre comode poltrone...
Le bambine ridono e sorridono, voi avete delle facce meravigliosamente rilassate e colgo la luce nei vostri occhi wide open, BRAVI e ancora grazie per la possibilità che ci offrite attraverso questo blog.
Cops, mi manchi tanto ma sono troppo felice per te!
Apetto con trepidazione il tuo blog di fotografa intrepida.
Letty e Brendan, la mansarda puo' attendere, per il paradiso della natura bisogna goderselo senza moderazione !

Letizia ha detto...

Cara Silvia, grazie ancora per la partecipazione entusiasta. Ogni commento ci fa sentire connessi, più vicini a casa, agli amici che ci vogliono bene e ci tengono d'occhio. Allo stesso tempo, ogni vostro intervento rafforza la volontà di andare avanti e portare a tremine questo viaggio con la curiosità di imparare per poter raccontare a chi voglia starci ad ascoltare. Siete le radici solide che ci permettono di trovare le ali per volare. Mi fa piacere di potervi dare in cambio i racconti delle nostre fesserie per farvi sorridere anche solo 5 minuti. Spero di incoraggiarvi tutti a prendere il volo (magari non proprio da un ponte!), da questa parte dello schermo le paure sono molto più piccole, tutto sta cominciare ad affrontarle, è solo questione di prospettiva.