martedì 29 aprile 2008

The Catlins

Traffic Jam Kiwi-style!



Altri 300Km ci hanno portati ad Invercargill, una citta' all'estremo sud sulla Southern Scenic Route, che costituisce il punto di partenza per esplorare the Catlins Coast, una delle regioni meno visitate dell'isola. Dopo aver dominato il nostro orizzonte per quasi cinque giorni le Alpi sono sparite di colpo e ci siamo ritrovati... in Irlanda! Di nuovo colline erbose, mare infuriato, coste selvagge scolpite dal vento e dalle spiagge perennemente bagnate, grigio e verde, verde e grigio fino alla linea dell'orizzonte. Ogni tanto, quando da dietro a una curva spuntava un angolo particolarmente simile al West Cork, qualcuno cantava a squarciagola "I stood by your Atlantic Sea and sang a song for Oierlaand..." e gli altri facevano coro. Poco importava che fosse il Pacifico.
Sapevamo che in Nuova Zelanda vivono molte più pecore che persone , con un rapporto di 60/4 milioni, ma dopo questi 2000km in macchina possiamo confermare la statistica. In particolare in questa regione, mentre trovi pascoli pieni di pecore a perdita d'occhio e strade ostruite dalle greggi praticamente lasciate a se stesse, non incontri anima viva se non l'occasionale macchina di viaggiatori indipendenti con molto tempo a disposizione che vogliono vedere proprio tutto. Anche benzina e negozi sono una rarità e The Book of Lies, conosciuto anche come Rough Guide, raccomanda di fare pieno e provviste prima di avventurarsi nelle Catlins. In realtà le condizioni non sono poi così estreme: tra Invercargill, punto di partenza e Dunedin, punto di arrivo, ci sono solo 220km anche se per vedere spiagge, cascate e foreste ci si allontana anche di 20km alla volta su strade sterrate dalla strada principale .
Dopo Curio Bay e la foresta pietrificata del Giurassico (solo le basi degli alberi che spuntano dal suolo roccioso, niente a che vedere con Jurassic Park!), abbiamo proseguito fino a Slope Point giusto per dire di averla toccata, la punta più a sud del continente, prossima fermata l'Antartide. Di fronte al segnale che indicava la distanza dall' equatore e dal polo sud, abbiamo (plurale maiestatis...) attaccato discorso con un gruppo di cinesi che venivano da Chengdu, una nostra vecchia conoscenza, così che all'estremo sud della Nuova Zelanda abbiamo imparato la ricetta di Gong Bao Ji Ding. Con il sapore del nostro piatto sechuanese preferito in bocca ci siamo dovuti accontentare per pranzo di un Irene's Safari (dalla mamma di Ludi, Irene, la signora che non va oltre l' illuminazione stradale e viaggia sempre con un banchetto portatile nel cofano della macchina) : panini al formaggio e prosciutto cotto.
Proseguendo verso est siamo arrivati alle cascate di Purakaunui e per ultimo a Cannibal Bay in cerca di fantomatici leoni di mare (The Book of Lies strikes again) che non abbiamo trovato. Rimettendoci sulla strada per Dunedin abbiamo passato un gruppo di ragazzi che dopo aver piantato le tende al limite della spiaggia, al tramonto cominciavano a preparare un forno stile maori scavando un buco nella sabbia e accendendo un fuoco dentro per poi, una volta formate le braci, buttarci la carne da arrostire e ricoprire tutto con la sabbia. Arrivare a Dunedin alle otto di sera senza avere ancora un letto è sembrata improvvisamente un'avventura molto addomesticata!

Curio Bay


"Guarda come surfo!!"


Slope Point


Eegits on Cannibal Bay...


Purakaunui Falls


Irene's Safari

2 commenti:

Silvia ha detto...

siete FAVOLOSI sorridenti e sereni
evviva i panini !!!!

Letizia ha detto...

La tribu' sardo-irlandese ringrazia del supporto entusiasta :-)