mercoledì 19 novembre 2014

Ninja


























Oggi la giornata è iniziata meglio del solito. Spostando i cuscini impilati in un angolo della shala, in silenzio come al solito a quell'ora del mattino, dal mio angolo nella parte opposta si è sentita una certa commozione, 'C'è un serpente!' Mi sono girata in tempo per vederlo, acciambellato e un po' impaurito, ma non per fotografarlo. Lalit non si è scomposto 'State calmi, non è un dramma! Spostate le ultime file di tappetini in avanti e continuate a praticare.' Mi è venuta la ridarella isterica ma come il resto della classe ho continuato la mia sequenza fino a che è arrivato Sunil che ha catturato il serpente con un secchio e l'ha portato via. Velenoso? Oh YES! Ma non 'troppo letale' secondo Yogita, la nostra insegnante di mantra e meditazione. Terza settimana e come promesso il livello di pratica è ancora più alto. Archi, inversioni, equilibri sulle braccia sono diventati ordinaria amministrazione. La cosa strana è che non sentiamo più nè il caldo nè la fatica, più lavoriamo e meglio ci sentiamo. Finire con i vestiti bagnati addosso è la normalità, tempo per una doccia, un cambio e si ricomincia. Già dalla settimana scorsa abbiamo iniziato i kryias, tecniche di pulizia interna, parte del processo di purificazione di corpo e spirito. Infili il beccuccio di un piccolo innaffiatoio (neti pot) in una narice e versi acqua tiepida salata che, se respiri nel modo giusto, esce a cascata dall'altra narice pulendo bene i canali. Finisci con una tecnica ancora più estrema, infilando un piccolo catetere bagnato con olio di senape a turno in una narice alla volta e lo fai uscire dalla bocca. Vi vedo fare EWWWWW ma vi garantisco che dopo queste due operazioni hai una libertà di respiro che ti sembra di avere due polmoni da apneista in aria di alta montagna! E a libertà di respiro corrisponde chiarezza di pensieri. La meditazione non va. Il felino non ruggisce più ma alternativamente canta canzoni stupide solo per farmi indispettire o si siede zitto e mi da le spalle, è maleducatissimo. Nelle lezioni di ayurveda il medico ci ha fatto l'analisi costituzionale, basate sul principio che in ciascuno di noi si trovano 5 elementi: fuoco, aria, spazio, acqua e terra. Io sono risultata fatta di fuoco e aria. La mia meditazione è in movimento e questa è la ragione per cui mi trovo così a casa nell'ashtanga yoga, movimento unito al respiro che fa da collegamento tra corpo e mente, così si che riesco a concentrarmi ed estraniarmi. Dammi quindici ponti, un'ora di pratica a quaranta gradi e un catetere da infilarmi nel naso e va benissimo, ma seduta per mezz'ora a occhi chiusi impazzisco. Chakra, è una parola che fino a qualche settimana fa mi dava l'orticaria. Unicamente perchè quello che avevo sentito fino a quel momento era circondato da un'aura new age senza sostanza, qui finalmente riesco a dare un senso alla parola, senso sia logico che empirico. Sono punti nevralgici di energia, incontro di 'nadi', le vene e i capillari attraverso i quali scorre la nostra energia vitale, e corrispondono alle principali ghiandole endocrine. I chakra sono infatti le ghiandole endocrine del nostro corpo immateriale e ciascuno presiede a determinate caratteristiche di personalità. Come le ghiandole endocrine possono funzionare male, in eccesso o in difetto, determinando degli squilibri nel nostro carattere e nella nostra vita. Possono essere riequilibrati dalle posture di yoga, delle quali ciascuna va ad agire in modo diverso su questi punti nevralgici. Su sette, quattro mi funzionano benissimo, due in difetto e uno non è pervenuto. E' incredibile come abbia constatato che le cose che non vanno bene in me siano precisamente riconducibili a quei due chakra pigri, così come le posture che mi costano di più, le più faticose, quelle che quando stanno per arrivare nella sequenza mi dico 'NO, che strazio!' siano proprio quelle indicate per stimolarli. Il silenzio del giovedì pesa, arriviamo a sera di malumore anche se basta poco per tirare fuori una risata. John: 'Pensavo oggi che fino ad ora ho avuto al massimo una donna per volta che non mi parlasse, adesso ne ho trenta!' Il clima con i compagni è bello, ma su trenta il gruppo per quanto mi riguarda è diviso in tre: le persone con cui mi trovo bene, quelli che ci fossero o meno non cambierebbe niente e quelli con i quali si starebbe meglio se non ci fossero. Non grandi cose, semplicemente sensibilità diverse, attenzione per il prossimo, piccole cose che però nella vita in comune hanno un peso. Ci sono 'Le bionde', nordiche, tutte uguali, sempre zitte, vanno per la loro strada e non guardano nessuno in faccia. Per un po' pensavo fossero la stessa persona e me la ritrovavo sempre tra i piedi, a sgomitare al rubinetto del tè chai, allo scaffale dove mettiamo le borse nella shala, di fronte al mucchio dei tappetini, dovunque mi girassi c'era una bionda che mi rallentava. Ho impiegato una settimana a capire che fossero sei, come si chiamino ancora non lo so. Anche gli amici sono sempre tra i piedi, per fortuna. La domenica a qualunque ora del giorno trovi qualcuno al Cafè Kathmandu, per mangiare qualcosa ma anche per studiare. Ci sistemiamo sui cuscini per terra nella casa sull'albero e riempiamo i tavolini dei nostri libri e appunti. Stiamo lavorando alle relazioni finali e c'è tanto da scrivere. Ci sono prese per i computers e Wifi che funziona a tratti. Arriviamo indipendenti, ciascuno secondo i propri orari, e poco per volta i nostri bicchieri di mango lassi, chai e insalate di frutta finiscono di riempire lo spazio lasciato dai libri. Prima o poi ci ritroviamo tutti lì e con il buio i fili di luci colorate si accendono e John e Adam tirano fuori chitarre e strumenti vari la cui collezione aumenta ogni volta che vanno a fare un giro nel villaggio. Dopo un po' anche i ragazzi che gestiscono il locale si uniscono a noi e diventa una vera e propria festa. Credo che il TT di Novembre lascerà un vuoto importante al Kathmandù :-)







9 commenti:

ilmostrow ha detto...

Sunto:

serpentello curioso viene schernito e buttato fuori senza troppi complimenti

il lavoro inizia a ripagare

si fanno cose strane al naso (conoscevo la tecnica con l'acqua, ma non quella con la senape)

"5 Elementi", "Chakra", improbabili analogie tra corpo sottile e fisico: eia, come no

John che non apprezza i doni della sorte.

Letizia che cell'ha con le biondone

Cafè Kathmandu luogo di eccessi e perdizione

Letizia ha detto...

@mostrow: "Chakra", improbabili analogie tra corpo sottile e fisico: eia, come no Fidati, la dimostrazione è empirica, ti farò vedere :-) Le biondine sono noiose ma innocue, anche qui, fidati!

ilmostrow ha detto...

eia, non metto in dubbio che ci sia anche della sostanza. E' un po come per gli stregoni tribali che adoperavano certe raffigurazioni animiste come "sistemi di calcolo". Fantasiosi, ma cmq sviluppati per osservazione e induzione causa-effetto. Con la differenza che lo yoga ha avuto molto più tempo per raffinarsi.

Anonimo ha detto...

.....ci sono,ci sono....ogni sera spero che tu abbia voglia e tempo e connessione.....trovo sempre due minuti per divorare e condividere le tue emozioni sensazioni, avventure....bello lady let's get on with it!!!!Nice pics....xxxxx walking by your side!!!!
xxx ivi

Unknown ha detto...

Lady Lets.....ti aspetto....♡

Letizia ha detto...

Grazie girls <3 barbie trovare le pagine del libro di anatomia su whatsap è stato il piú bel regalo che potessi farmi!

ilmostrow ha detto...

hey, hai fatto amicizia col mucco?

Letizia ha detto...

No, il mucco non l'ho più visto, in compenso la mucca è venuta a farmi visita nel giardino di casa.

ilmostrow ha detto...

anche lei ti ha lasciato il biglietto da visita?