sabato 15 novembre 2014

Pioggia

























E alla fine le lacrime sono arrivate insieme alla pioggia. La mattina avevamo fatto un lavoro di apertura delle anche, sollecitando i bicipiti femorali nei quali secondo l'ayurveda, nel corso degli anni si accumula la rabbia. Lalit ci aveva avvertiti che probabilmente avremmo provato degli sbalzi d' umore, dicendoci anche, se fosse successo ,di mantenere la calma e aspettare che passasse. Sono entrata nella shala per la pratica serale del giovedì, dopo aver passato la giornata in silenzio totale. Sentivo il cuore appesantito da un sentimento di rabbia senza un motivo preciso. Mi sono sistemata sul tappetino, con lo sguardo basso ho ricopiato gli spunti scritti sulla lavagna per la lezione di allineamenti e aggiustamenti che stavamo per cominciare. Non riuscivo a guardare in faccia nessuno, Lalit meno di tutti. Sentivo che mi osservava, sapevo che avvertiva che qualcosa in me non andasse e percepivo la sua preoccupazione. Ma non c'era niente che potessi fare, la rabbia era sempre lì. Dopo aver aperto la lezione con il mantra come al solito, anzi che procedere con quanto era scritto sulla lavagna ci ha detto di chiudere gli occhi e ha guidato una sequenza lenta, più simile ad una lezione di hata che di ashtanga, in cui abbiamo fatto meno posture, facilitate anzi che chiuse fino in fondo, e tenute più a lungo. L'asciugamano questa volta anzi che per il sudore mi è servito per asciugare le lacrime che per tutta la sequenza mi scendevano dagli occhi chiusi. Durante il rilassamento finale, quando ormai ero vuota e decisamente più in controllo, ha cominciato a piovere, la prima volta in due settimane. Le gocce picchettavano sul tetto della shala che con l'acqua rilasciava un penetrante profumo di legno, il sole era finalmente scomparso per un po' e la temperatura decisamente più fresca. La sera a cena era tutto passato. Lalit mi ha messo una mano sulla spalla e senza parole ci siamo riconciliati. C'è uno scambio di energie che non ha bisogno di parole. E' così con un maestro di yoga, a parità di competenze ciascun allievo sceglie il proprio in base a qualcosa che va al di là della tecnica e anche della personalità. E' una questione di energia, ciascuno ha la propria che si accompagna più o meno bene a quella di un altro. La mattina dopo, mentre la classe finiva la sequenza di vinyasa flow Mysore style mi si è avvicinato e mi ha detto 'Adesso mi fai quindici archi, tre cammelli per scaldarti e il resto alla spalliera di bambù.' In parole profane vuol dire fare docici ponti partendo da posizione eretta. Pensavo scherzasse, ma Lalit non scherza mai in classe... Docici ponti con l'aiuto della spalliera e il maestro vicino. Non credevo di avere le risorse o le capacità per farlo, ma lui le ha viste in me e le ha tirate fuori.
La settimana si è chiusa con un test su quello che abbiamo imparato fino ad ora. Prima di raggiungere gli altri a festeggiare al Cafè Kathmandu, ormai nostro regolare punto d'incontro, io e Lindsey siamo andate a farci sciogliere con un massaggio. Un po' dappertutto nel villaggio ci sono posti che ne offrono, capanne con i tetti di paglia e il pavimento di terra battuta, in cui entri in un ambiente semibuio diviso da tende di vari colori. Superata l'impressione da bordello dei bassi fondi di Saigon, l'esperienza è bellissima. Un'ora e mezza in cui le mani esperte delle massaggiatrici sciolgono i nodi, rimettendo insieme noi corpi inerti di ashtanghisti smontati da una settimana di pratica dura. Durante il massaggio la testa continuava come al solito a girare comunque, ripassando la lezione di anatomia appena ascoltata seguendo le mani della massaggiatrice che lavorava sul mio corpo: trapezio, erector spinae, lumbosacral fascia... tensori, bicipiti femorali, gastrocnemius! So much for 'Yoga chitta vrtti nirodhah', 'Lo yoga interrompe i processi della mente', ma d'altra parte secondo l'analisi del dottore di ayurveda sono fatta di fuoco e aria, neppure un briciolo di terra ad ancorarmi, non ho speranze di rallentare, è la mia natura. Oltre ad aver ripassato la lezione di anatomia il massaggio ha avuto il suo effetto, sono uscita come nuova!  

5 commenti:

ilmostrow ha detto...

e finalmente una foto dei compagni nonché del felino, il quale, benché in disparte, appare ancora non domo

Letizia ha detto...

si ma non è IL felino! solo un micio per strada :-)

ilmostrow ha detto...

un bel micio, pure un po grumpy, da felino di strada che si rispetti

amisaba ha detto...

Buongiorno Letizia! mi sento quasi in colpa a leggere comodamente seduta davanti al pc il tuo racconto di una giornata così impegnativa a livello fisico ed emotivo :-)

Letizia ha detto...

Ciao a tutti :-) tranquilli, parte del processo di purificazione, tutto normale! Grazie a tutti per i commenti e il sostegno, sarebbe molto più dura senza sapervi con me <3