Sopravvissuta la prima settimana di
training, terminata con un seminario su archi e piegamenti
all'indietro che ha dato molta soddisfazione dal punto di vista
fisico ma ha scatenato tante emozioni nascoste. Insomma, un finale
col botto che ci ha lasciati tutti molto provati. La domenica è
arrivata come un regalo inaspettato, regimentati come siamo nella
routine dell'allenamento fisico e mentale non vediamo più in là
della prossima classe. L'idea di tutta una giornata libera ci ha
colpiti solo il sabato sera a cena dove ci siamo ritrovati stanchi,
ma di quella stanchezza bella che viene dopo il lavoro duro, e un po'
euforici all'idea di poter dormire senza sveglia e con tutta la
giornata libera davanti. Alle 7,30 mi sono svegliata con la luce che
entrava dalle tende semiaperte, recitando la sequenza del saluto al
sole in testa. Mi sono girata dall'altra parte e a occhi chiusi ho
lasciato che la mia mente ripassasse i comandi in inglese visto che
martedì avremo una prima verifica. La testa è passata a
'English-only mode', l'italiano lo uso solo per scrivere qui e
comunicare con whatsapp. Ho cominciato la giornata in solitario con
una nuotata in piscina e dopo colazione sono uscita con i compagni a
fare un giro per Mandrem. Il traffico è abbastanza caotico anche se siamo in campagna, macchine e motorini strombazzano appena vedono qualcuno che cammina sulla strada per avvisarlo di togliersi di mezzo. A quel punto hai la scelta tra rischiare che la macchina ti metta sotto e la cunetta, dove spesso trovi i serpenti. Tra le due scelgo sempre la strada, almeno la macchina hai qualche possibilità che ti manchi. Arrivati sulla spiaggia, ci siamo sistemati
all'ombra e passato la giornata stesi a riposare e ripassare. Il
gruppo è molto misto, sia per età anagrafica che per provenienza.
La situazione in cui ci troviamo permette all'essenza di ciascuno di
venire fuori in modo chiaro e pulito, senza difese e condizionamenti.
Per questo motivo le amicizie, le affinità sono sincere,
similitudini di anime che vanno al di là delle differenze esteriori.
Una delle ragazze a cui mi sento più vicina è Pema, irlandese con
nome tibetano, ha solo sette anni più di mia figlia e ventidue meno
di me. Se penso a come ero io alla sua età, non riesco proprio a
relazionare la Letizia di allora con questa straordinaria ragazza
conosciuta una settimana fa. E' in India da quasi un anno, da sola, e
la sta girando da nord a sud. Ha una maturità, coraggio, forza di
volontà, stamina, sensibilità che vanno ben oltre i suoi ventidue
anni. Lei forse cercava una mamma, io una figlia, e ci siamo trovate
per coincidenza compagne di casa. Come lei Lindsey, ventun anni,
viene da una cittadina minuscola del Colorado nel cuore della 'Bible
Belt', dove a un certo punto si è detta che la sua vita stava
andando su binari che passivamente l'avrebbero portata alla laurea e
al matrimonio, come quelli di tutte le sue amiche, ma lei non è
sicura che sia abbastanza. Con il supporto dei genitori ha preso un
anno di pausa, ha viaggiato in Europa e in Asia ed è approdata qui
insieme alla mamma che l'aveva raggiunta per un periodo in India.
Dopo averla vista sistemata in 'Room 4', affianco alla mia camera, la
mamma è ripartita. Il RYS 200 è la fine del suo viaggio, dopo il
quale tornerà a casa. Clara, giramondo della Repubblica Ceca dalla
quale manca da più di otto anni (credo sia vicino ai trenta).
Insieme al fidanzato hanno vissuto in Nuova Zelanda, Sud Est Asiatico
e Irlanda, prendendo lavori occasionali che sono durati il tempo
necessario per godersi la vita nel posto che al momento avevano
voglia di esplorare. Lui la raggiungerà alla fine del corso e hanno
intenzione di girare per l'India per qualche mese, aspettando
ispirazione per dove andare prossimamente. Adam dall'Idaho,
batterista di professione che negli ultimi anni ha girato per tutti
gli States in tour con vari gruppi. E'qui per cambiare carriera
anche se non è convinto che l'ashtanga sia la sua strada nello yoga
e probabilmente andrà oltre. Jean, irlandese, sposina di fresco sta
per trasferirsi in Germania con il marito ufficiale dell'esercito
britannico. Ha lasciato il lavoro per seguirlo e deciso di trasformare
la sua solida pratica yoga in un'opportunità per un nuovo inizio in
un paese straniero. La giornata è passata veloce tra chiacchiere e
un'acqua di cocco direttamente dalla noce, un tuffo nel Mar Arabico e
un curry nel chiosco sulla spiaggia. Domani si ricomincia, speriamo
che il mio demone felino non la prenda troppo male. PS: La valigia è
arrivata, come diceva Mr Smiss in un momento in cui non ci pensavo
proprio più. Come pensavo, non c'è nulla di indispensabile dentro.
In particolare, un paio di sandali che non ho neppure tirato fuori,
continuo benissimo a girare con le Havaianas che si sono fatte tutta
la Campagna d'Australia e sicuramente finiranno tutta la Campagna
d'India.
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10 commenti:
un viaggio verso l'ignoto
un luogo sperduto nell'oriente
compagni d'avventura con seducenti storie personali
rischio di vita per le strade
fosse di serpenti!!
sembra un B-movie di arti marziali!!
Lets....manchi...
Non invidia ma ammirazione per voi tutti che siete lì e per il clima che c'è tra di voi nonostante le differenze di età. Buon inizio della seconda settimana!
Ciao Letizia! Ho scoperto il tuo blog solo ora e ti seguo con immenso piacere :)
Partirò per l'India alla fine di gennaio, da sola, per due settimane intensive di yoga a Rishikesh. Il mio primo viaggio da sola.
Continuerò a leggere delle tue avventure indiane con interesse!
Un abbraccio
Sara
Namaste
Anche tu manchi <3
Grazie! Speriamo di reggere, il ritmo è ancora piú intenso oggi.
Yehey sister! Mi dovrai raccontare come funziona a Rishikesh! Namastè <3
Namastè 🙏
Ciao Le, grazie delle fantastiche storie che ci racconti, dei tuoi incontri .. Mi sembra di essere li con te! Che nostalgia.
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