mercoledì 2 gennaio 2008

Cucina Cinese

Dopo il primo giorno mi ero rassegnata ad una dieta di riso bollito e te' verde per le prossime tre settimane. Cercando di addolcire lo shock culturale alle figlie abbiamo stupidamente cercato di mangiare all'occidentale con successo a mala pena mediocre. Dopo la prima cena e' stato chiaro che non era possibile continuare con sapori vagamente europei, altamente improbabili e chiaramente dannosi al fegato. Non ci e' rimasto altro che buttarci sulla cucina cinese. Due giorni dopo siamo tutti convertiti. Completamente diversa da quella che ci propinano in Europa, qui e' molto piu' sana, senza quel sapore di MSG da fast food. Sotto ho messo una delle mie colazioni preferite negli ultimi giorni: spring rolls, bauze (palline di riso a vapore con ripieno di compote di frutta), frittella e tortina di crema.

La mia conversione alla nuova cultura e' andata anche oltre. Nonostante i vari chili di medicine che mi sono portata dietro, ho avuto bisogno di una farmacia. Trovarla e' stata gia' un'avventura: ci siamo dovuti addentrare a Quianmen (una specie di Chinatown se non e' un controsenso!), decisamente al di fuori dei siti turistici, dove per la prima volta abbiamo avuto conferma del fatto che i cinesi scatarrano e sputano per terra di continuo. La cosa e' stata recentemente messa fuori legge in vista delle Olimpiadi per non inorridire gli occidentali. Nelle zone piu' turistiche dove le multe vengono applicate funziona, ma appena ci si allontana da quelle la gente ritorna alle vecchie abitudini. La farmacia era in un grande magazzino che sembrava uscito dalla Russia stalinista, con due commesse vestite come crocerossine della Grande Guerra. Ho spiegato all'unica che avesse qualche parola d'inglese che problema avessi e mi ha chiesto: "Vuoi una medicina cinese o occidentale?"
L'ho guardata come se stesse scherzando poi lo spirito di avventura (o la disperazione) ha preso il sopravvento: "Non mi interessa, qualunque cosa funzioni." Ha scritto un paio di caratteri su un foglietto e mi ha mandata ad un altro bancone dove mi hanno dato una scatola di medicine uguale alle nostre, ma tutta in cinese. Quando ho visto che non c'era modo di capire che cosa mi stessi mettendo in corpo sono tornata dalla crocerossina e le ho chiesto che cosa ci fosse nelle pastiglie: "Antibiotico? Antinfiammatorio?"
Mi ha guardata perplessa senza rispondere. "Erbe?"
"Si, erbe cinesi." Mi e' bastato, in quel momento se fosse stato cianuro l'avrei provato lo stesso. Tre giorni dopo il problema e' risolto, qualunque cosa ci fosse ha funzionato.



Dopo la Grande Muraglia abbiamo visto il Tempio del Paradiso e la Residenza Estiva. Bei posti, architettura meravigliosa, ma come al solito e' piu' la gente che mi incuriosice. Il parco intorno al Tempio del Paradiso per esempio era pieno di gente che faceva Taichi, lezione di waltzer all'aperto, alcuni cantavano in gruppo, altri semplicemente giocavano a carte, tutti a godersi il sole nonostante il freddo.
Ieri sera abbiamo incontrato Beiyen che ci ha portati in un ristorante a mangiare l'autentica anatra alla pechinese, arrosto e caramellata, tagliata a pezzetti e messa in tortillas di riso con salsa di prugne e verdura. L'unica a cui non e' piaciuta e' stata Sara che ancora affetta dal fuso si e' addormentata con la testa sul tavolo prima di cominciare a magiare.

2 commenti:

desmax ha detto...

Cibo sano ?
Ballano il walzer ?
Ma allora è solo quando sono fuori dalla Cina che lavorano pure di sabato e domenica feste comprese, e friggono sempre con lo stesso olio.
Magari scoprite anche che le cianfrusaglie sono ad uso esclusivo delle esportazioni...

Mr Smiss ha detto...

Ma come stanno Nina e Sara? A quanto pare sono ben contente ma, non si stupiscono proprio di nulla??
Come reagiscono quando vedono la gente comportarsi in modo completamente diverso da quello che hanno potuto vedere fino ad oggi? a parte gli sputi,immagino un sacco di altre cose!