sabato 5 gennaio 2008

Xi'an



Siamo arrivati a Xi'an dopo 12 ore di treno viaggiando di notte. Beijing Western Station e' stata abbastanza difficile da gestirsi: una Babele grande come un aeroporto, piena di gente a spinte anche alle nove di sera, con bagagli e bambine da trascinarsi dietro. Eravamo gli unici occidentali in giro e una volta sistemati nella sala d'aspetto come al solito la gente cercava di chiacchierare amichevolmente o semplicemente si metteva davanti a fissarci come fenomeni da circo. Il viaggio in treno e' stato comodo, meglio che nell'ultimo equivalente europeo che ho preso.



Abbiamo passato la giornata in giro a piedi per la citta' che e' una delle piu' ricche e indistrializzate della Cina. Il centro si divide in un'area commerciale con grandi magazzini, negozi di designers, tutte le catene internazionali tipo Starbucks e MacDonald's, e il Quartiere Mussulmano, un labirinto di negozi di artigianato e bancarelle con roba da mangiare preparata sul momento. E' li' che abbiamo imparato una bella lezione nell'arte del contrattare: un set di chopsticks in una prima bancarella andavano 240Y (24E), trovati uguali in un'altra per 180Y, comprati a 140 convinti di fare un affare e poi visti dietro l'angolo per 65! Appena mi sono resa conto della fregatura ho cominciato a dire "NOOO!" e la tipa del negozio, pensando che mi stessi lamentando del prezzo ha cominciato a calare "Ok, 50, 40..." piu' lei calava piu' io mi disperavo, piu' mi disperavo piu' lei calava. Siamo arrivati a 35, alche' le ho spiegato che non avevo nessuna intenzione di comprare perche' ce li avevo gia', ha capito cosa stava succedendo ed e' finita con una risata.
Adesso contrattiamo qualunque cosa, anche le bottiglie d'acqua se ci dicono 200 offriamo 20 e alla fine la spuntiamo sempre. Se ti danno la merce di mala grazia capisci che probabilmente hai pagato un prezzo vicino a quello giusto. Ogni lezione si paga e la nostra, facendo il calcolo di quello che avremmo potuto contrattare ma non l'abbiamo fatto, ammonta a quasi 50E.

Guerrieri di Terracotta





Nina che mangia un budino di riso comprato alle bancarelle del Quartiere Mussulmano. Oggi abbiamo pranzato per strada con 2 euro in 4, speriamo solo che non ci colga la maledizione di Qing Shi Huang...



3 commenti:

Unknown ha detto...

Vedo che state entrando sempre di più nello spirito da viaggiatori, calandovi nella vita del paese che visitate, negli usi, nell'alimentazione e nel modo di ragionare. Mi sono sempre chiesto come ci si deve sentire catapultato in una realtà lontana anni luce dalla nostra e voi in qualche modo ce la state facendo vivere. Qui nella nostra piccola Italia non succede nulla di diverso dalla squallida normalità di una nazione in declino. Un saluto alle bimbe e Mr.B, che avrà già trovato il modo di fare qualche affare anche lì :)
E Buona befana!

Mr Smiss ha detto...

Nina, ma era buona quella frittella?!! Sai, appena l'ho vista mi ha fatto venire voglia di assaggiarla, perchè sembri tanto felice di addentarla!!
Bene bene, e cosi' vi siete presi una bella lezione di "contrattamento", che ridere! Chissà quante altre lezioni vi aspettano!! Speriamo tutte innocune come questa! Quando tornarete sarete un pozzo di saggezza!!!

Mamma ha detto...

Brava Nina che mangia la frittella!Anche io ne ho mangiate molte in India e in altri posti e,anche se tutti dicevano:puuaaaa! erano molto buone.Ma è meglio stare attenti perchè delle volte fanno anche brutti scherzetti!Mi sono anche divertita a sentire che siete molto fotografate;immagino Sara...Ho appeso nella mia camera i vostri disegni,così mi sembra di sentirvi un pò più vicine.Vorrei poi sapere che cosa,fino ad ora,vi è piaciuto più di tutto e poi che cosa vi ha portato la Befana?Ma veramente non so se sappia arrivare così lontano.Magari si è persa per strada.A me invece ha portato un pò di carbone.Aspetto un pò di notizie scritte da voi.Un abbraccio grande a tutti,a voi in particolare.